ANNIVERSARIO
2010-
SOMALIA
1927-1990
GANDOLFI DR.AGR.
CELESTINO
ALZANO
LOMBARDO-MOGADISCIO 19-06-1903 – 04-07- 1990
VILLAGGIO DUCA
DEGLI ABRUZZI
MOGADISCO-MALAILE-BANANEI
Berbera
-Harghesia-Galcaio- Ferfer- Belet-ouen, Boulo Bourti, Mahddei, Ouen,
Bour, Akba, Itala, Bald-Genale- Lough- Ganale- Ischa, Baidoa, Bardera,
Afgoi,Vittorio d’Africa, Marca, Balbal, Brava, Afmadou, Alessandra,
Djelib,Beled, ul-Karim, Consuma,M’Gambo, Margherita, Zunguni, Torda,
Piana di Giumbo, Jonte, Chisimaio, Anole-
(Kenya: Eldoret,
Taweta, Nairobi, Mombasa)
GENERALE MOVM ORLANDO LORENZINI (1890-1941) COMANDANTE LA II BRIGATA COLONIALE NELLA BATTAGLIA DI CHEREN (A.O.I.)- CITATO NEL BOLLETTINO DI GUERRA 284. S.Tenente di c.m.p. nel 1912 ottenne in Libia la nomina a effettivo nel 1913, quelle di Tenente e Capitano nel 1915 nelle file del XIV Battaglione Eritreo; durante la I GM si distinse nella Battaglia del Montello del giugno 1918. Ritornò in Libia nel 1919, quindi fece parte fino al 1922 del Corpo di Occupazione Italiano in Estremo Oriente. Nuovamente in Libia comandò una Squadriglia di Autoblindo in Cirenaica e dopo una pausa di servizio in Patria, nel gennaio1930 assunse in Cirenaica il comando del suo vecchio XIV Battaglione Eritreo; promosso Ten. Colonnello partì per l'A.O. nell'ottobre 1934 partecipando poi alla Campagna Etiopica ove nel 1935 si distinse a Mai Endè e Azbi. Nel 1937 comandò la XII Brigata Coloniale, nel 1938 fu promosso Colonnello; all'inizio della II GM ebbe il comando della II Brigata Coloniale e in agosto la promozione a Generale di Brigata. Durante la Battaglia di Cheren cadde alla testa dei sui Battaglioni IV, V, IX, X che seppero immolarsi al completo in eroici, terribili contrattacchi. Il Generale Lorenzini, il leone del deserto, promosso tre volte al grado superiore p.m.g. meritò la C.O.M.S., 3 MAVM, la MOVM alla memoria. La II Brigata Coloniale ebbe l'onore di essere citata nel Bolletino di Guerra n° 78 durante la conquista della Somalia Britannica.
Cartolina -
GIOACCHINO
ZANCHI (BERGAMO 1909)
SOTTOTENENTE DI COMPLEMENTO DEL LXVII BATTAGLIONE COLONIALE; MEDAGLIA
D'ORO AL VALOR MILITARE ALLA MEMORIA.
“Valoroso Comandante di compagnia di fucilieri, in lotta cruenta,
impegnava ripetuti accaniti combattimenti riuscendo con assalti ostinati
a rompere a varie riprese, il cerchio avversario- In sanguinoso corpo a
corpo, contro forze soverchianti, ferito, dopo essersi strenuamente
difeso, cadeva prigioniero- Riuscito a fuggire, veniva nuovamente
catturato dopo due ore. Durante un secondo disperato tentativo di fuga,
sorpreso e colpito da forte nucleo nemico, mentre era già in vista
di un nostro presidio, spezzava, con la giovane vita interamente
votata alla Patria, l'anelante speranza di ricongiungersi al reparto,
per rinnovare con esso quelle gesta gloriose ed eroiche che lo avevano
già reso benemerito alla Patria. - Sahà Bangià, 1 giugno 1940” (Amhara
A.O.I.)
La Caserma del Comando Raggruppamento Servizi e della Sezione
Carabinieri ( via Pinetti, Bergamo) Divisiolne Legnano è intitolata a
suo nome – Cartolina -
GLI ASCARI ERITREI IN LIBIA - Gli Ascari, instancabili vigili avanguardie e fiancheggiatori delle colonne in movimento , combattenti pressochè invincibili, contribuirono notevolmente alle sanguinose operazioni che caratterizzarono la lunga Campagna libica, non raramente il loro impiego massiccio si rese necessario in particolari situazioni e negli estenuanti rastrellamenti nei disagevoli territori desertici talvolta lontani dalle basi, per esempio a Caulan, durante il ciclo dei nuovi rastrellamenti nella Gesscia del 4-5 settembre 1927 che culminarono con l'annientamento di gruppi ribelli, furono impiegate ben otto colonne: Piatti (XV Btg. Eritreo); Troili (XIII Btg. Eritreo); Garelli ( VI Btg. Eritreo); Poli (XI Btg. Eritreo); Marinoni (XVII Btg. Eritreo autocarrato); Solinas (XIV Btg. Eritreo autocarrato); Canevari (VII Btg. Libico); Lorenzini (autoblindo). - Cartolina -
GUERRA ITALO_ETIOPICA 1935-36 – PATTUGLIE DI PENNE DI FALCO RIFERISCONO SUI MOVIMENTI DEL NEMICIO ALLE AVANGUARDIE DEI BATTAGLIONI ERITREI-
Durante la II
GM i Gruppi Squadroni di Cavalleria Coloniale ebbero occasione di
distinguersi a Cassala, Amasciamoi, Cherù (Agordat), Ambò, Uolisò,
Bargiàm, Gumarà, Maghecc (zona Gondar)
Olio su faesite
-Cartolina -
I CAPI ABISSINI Ras ALULA – Signore di Asmara, capo degli armati abissini che annientarono la Colonna De Cristoforis a Dogali il 26 gennaio 1887. Ras MANGASCIA' – Signore del Tigrai, artefice dell'assedio di Macallè.
Ras MAKONNEN – Signore di Harrar e dello Harrarghiè capo di circa 16.000 armati che combatterono ad Adua contro gli italiani, padre di Tafari, futuro imperatore d'Etiopia col nome di Hailè Selassiè.
MENELIK II – Imperatore, il Negus Neghesti, Re dei Re.
Opera
pubblicata sul mensile “Diana Armi”
n° 1 del gennaio 2000.
Cartolina -
I GENERALI DEL CORPO DI OPERAZIONI NELLA BATTAGLIA DI ADUA - 1° MARZO 1896-
GENERALE ORESTE BARATIERI (1841-1901), comandante del Corpo di Operazioni,il cui personaggio è legato ai tragici eventi di Adua-
Generale MATTEO ALBERTONE (1841-1917), comandante la Brigata Indigeni (Abba Garima) .Generale VITTORIO DA BORMIDA (1842 -1896), comandante la II Brigata di Fanteria (Mariam Sciavitù).
Generale GIUSEPPE ARIMONDI (1846 -1896), comandante la I Brigata di Fanteria (Monte Rajo- Rebbi Arienni)
Generale
GIUSEPPE ELLENA (1838 -1918), comandante la III Brigata di Fanteria (
Monte Rajo- Rebbi Arienni).
Quarta di copertina del periodico
trimestrale dell’A.N.B. della Regione Autonoma Friuli
- Venezia-Giulia
“I Bersaglieri”
n° 3, luglio-settembre 2000 -
Pubblicato nel volume “Soldati e Soldatini” , pag,94, di Alfio
Moratti, Giancarlo Pozzi
Editore , Reggio Emilia 2004 –
Pubblicato
nella rassegna periodica
dei non-collaboratori “Volontà”
n° 5-6 maggio-giugno 2001 a coronamento della mia quinta puntata
sulla “Storia delle Truppe Coloniali Italiane” di cui alle pagg.
6-7 –Pubblicata sul mensile “l’Eco” della Piana Lucchese
n° 1, gennaio 2001 nella rubrica “L’Angolo della Storia” a
coronamento della quinta puntata della mia “Storia delle Truppe
Coloniali Italiane”, inoltre
pubblicata ancora
sul mensile “l’Eco” n° 1 del gennaio 2005 a coronamento della prima
puntata del mio articolo “La Battaglia di Adua-1° Marzo 1896”, per
ragioni di opportunità con questa puntata
termina la mia
collaborazione con
“l’Eco”-
Cartolina -
I
GRUPPO ARTIGLIERIA DA MONTAGNA ERITREO DA 65/17 (FASCIA GIALLA),
1°DIVISIONE ERITREA - CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA 1935-36
Il
I Gruppo Artiglieria da Montagna Eritreo da 65/17, costituito si
3 Batterie (20 pezzi), al comando del Maggiore Chiarini, apparteneva
alla I Brigata Eritrea (Gen.Gallina) della 1° Divisione Eritrea (
Gen.Pesenti subentrato nel dicembre 1935 al Gen. Di Pietro)
Il Gagliardetto
del I Gruppo meritò la MBVM con la seguente motivazione:
<…”Per lo
slancio e il valore dimostrati in combattimenti d’avanguardia, a stretto
contatto con i battaglioni eritrei, talvolta coinvolto nella mischia per
la saldezza intrepida con la quale, sulla linea delle fanterie,
contribuì ad infrangere l’attacco delle principali forze etiopiche nella
giornata di Mai Ceu
Monte Gundi
5 novembre 1935, Mai Bararus
28 febbraio1936, Enda Mariam –
Quarar 7 marzo 1936, Lago Ascianghi 31 marzo - 5 aprile 1936 >-.
Il fiocco del
tarbusc nero –
Olio su
faesite.
IL II
BATTAGLIONE ERITREO”HIDALGO” (FASCIA E FIOCCO AZZURRO) IN MARCIA DURANTE
LA CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA 1935-36 –
Olio su faesite
0,30 x 0,85
Il
II Battaglione Indigeni poi
“Hidalgo” fu costituito il
1° ottobre 1888 a Taulud, partecipò
alle Campagne d’Eritrea: Halat,
22 febbraio 1891 (una Compagnaia; Agordat, 21 dicembre 1893;
occupazione di Cassala, 17 luglio 1894; Coatit e Senafè , 13-16 gennaio
1895 (2° e 5° Compagnia);difesa del forte di Cassala e combattimenti di
Sabderat e Gulusit, marzo 1896; Sciagled (Agordat), 21 gennaio 1897;
sbarcò in Somalia il 24 gennaio 1896 con la 4° Compagnia, operazioni
nel Benadir, fatti d’armi contro i Gecal ed i Res e scontro di Gesira,
aprile-dicembre 1897; poi
seguita dalla 3° Compagnia,
Barire , 9 luglio; Mellet, Merere, Afgoi, Ararè e Bufalò,
maggio-dicembre 1908 e fu
nuovamente presente con
tutta la sua forza dal 1925 al 1926 per un nuovo ciclo di operazioni.
Presente
in Libia negli anni 1912, Sidi
Bilal (Zanzur) 20 settembre; 1913, Agelat 27 gennaio; 1914;1916; 1917;
1921; 1922; 192; 1924.
Sciolto, fu
ricostituito nell’aprile 1935 e partecipò alla Campagna d’Etiopia
col VI Gruppo
Battaglioni della 1° Divisione Eritrea e alle successive operazioni di
rastrellamento e di pacificazione dell’Impero
e alla II GM con
la
9^ Brigata Coloniale.
Fu insignito di
MOVM alla memoria il Sottotenente Giuseppe Messina (Como 1901),
caduto a Gaser il 18
giugno 1937
Il suo
Gagliardetto ha meritato:
- MAVM
(Operazioni in A.O.I. dal 26 settembre 1936 al 26 giugno 1937
-CGVM
(Battaglia di Sidi Bilal – 20 settembre 1912
-CGVM per il
combattimento di Beni Ulid- 27 novembre 1923
-MBVM
per i combattimenti che vanno da Mekennò, 30 gennaio 1936 a
Debuk, 3 marzo 1937
-MAVM per le
operazioni in A.O.I. dal 26 settembre 1936 al 26 giugno 1937 –
Motto: “”Nel
passato la storia, nell’avvenire la mèta”
ARTIGLIERI DEL
II GRUPPO DA MONTAGNA ERITREO (FASCIA GIALLA) IN AZIONE SULL’AMBA
TZELLERE’ – 22 GENNAIO 1936,
CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA.
IL II Gruppo
Artiglieria da Montagna
Eritreo da 65/17, al comando del Magg. Livio Spezzaferro (subentrato al
14 nov.1935 al Magg. Aldo Dal
Monte ferito mortalmente a Sciogguà-Sciogguì), apparteneva alla II
Brigata ( Gen. Renzo Dalmazzo)
della II Divisione Eritrea ( Gen. Achille Vaccarisi).
Il Gagliardetto
del II Gruppo meritò la CGVN con la seguente motivazione:
< “Esemplare
per spirito artiglieresco e per volontà sempre tesa a vincere ogni
ostacolo partecipava attivamente a tutte le operazioni del Tembien; col
comando di gruppo e con la 3° batteria prendeva parte alla dura giornata
di Amba Tzellerè dando con tutti i suoi componenti prova di sprezzo del
pericolo, valore e calma esemplare,
perizia e bravura nell’impiego, contribuendo al successi della
giornata” - Amba Tzellerè, 22 gennaio 1936
- >
Olio su tela-
Pubblicato nel
numero speciale “I Collezionisti di Militaria” (II) edito dalla “Rivista
Militare”, inserito nella scheda afferente la mia pittura
Il fiocco del
tarbusc era nero.