PENNA DI FALCO
DELLO SQUADRONE DI CAVALLERIA “CHEREN” -1890
Tempera
0,35x0,50
Originale al
Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo –
Pubblicato a
pag 6 dell’album “Ascari e Dubat” (Truppe Coloniali Italiane)
Ciarrapico Editore 1977
“PENNA DI
FALCO” DEL GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA ERITREA – CAMPAGNA ETIOPICA
1935-36
BULUK-BASCI DELLO SQUADRONE DI CAVALLERIA COLONIALE “CHEREN”(1913) - R.T.T.C. DELL'ERITREA. Il tarbusc delle “Penne di Falco” era avvolto da una fascia di tessuto scozzese a strisce verticali su cui era cucita una guaina porta-penna a strisce orizzontali ornata di fiocchetti lunghi 10 cm. La fascia aveva una lunghezza di circa 24 cm e un'altezza di 12, mentre la guaina generalmente larga 6 cm era alta 10 cm. Il fregio di metallo bianco fu sostituito nel 1934 con uno identico in metallo dorato. Pubblicata a pag.18 del periodico “Coorte” Italian Military History Journal, Volume I, Iusse 9, Winter 2003 (USA) a corredo del mio articolo “Askaris,the story of Italian colonial troops”
Pubblicata
su l mensile “Il Reduce d'Africa” n° 1-2 gennaio-febbraio 2002
dell’A.N.R.R.A. (Associazione
Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa), pag.10-
Cartolina -
R.C.T.C. DELL'A.O.I.- XIV GRUPPO SQUADRONI DI CAVALLERIA COLONIALE BANDE AMHARA. “... E LA MORTE A PARO A PARO”
Fu costituito organicamente il 1° gennaio 1939.
Come Gruppo e come Banda, derivando dalla “Banda a Cavallo del Bassopiano Occidentale “ (1934), prese parte ininterrottamente alle Operazioni del 1935-36, a quelle di Polizia Coloniale 1936-40 e alla II G.M., concludendo il proprio eroico iter nel ridotto di Gondar (1941). Il Sottotenente, poi Generale, Domenico Maria Manfredini del 1° Squadrone, trasse in salvo la maggior parte degli oggetti qui rappresentati.
Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 1 gennaio 2003, pag 133.
Cartolina -
SOTTOTENENTE
MOVM ANTONIO
BRANCATI (1907-1937) , 28^ BANDA ISTRUZIONE CENTURIA A CAVALLO (UOLAMO O
BRANCATI) – BURCA HOBU-LENCIA -1937 (A.O.I.)
Sottotenente,
nel 1930 a domanda è in Tripolitania al comando di un Reparto “Spahis”,
rimpatriato nel 1932 è in “Vittorio Emanuele”, nel 1935 è Sottotenente
effettivo in “Alessandria”, nel 1936 parte volontario per l’A.O.,
assegnato alla 28^ Banda a Cavallo nella regione del Galla e Sidamo.
Al comando di
una centuria di scorta a una missione speciale
subisce nella zona di Burca Hobu-Lencia
(26-28 agosto
1937) per tre giorni consecutivi gli assalti di ingenti forze ribelli
che affronta valorosamente stimolando i suoi cavalieri con la parola e
con l’esempio ad una strenua difesa.
Rimasto senza
munizioni respinge con le ultime bombe a mano il furioso assalto del
nemico imbaldanzito, resta ferito due volte, infine è colpito
mortalmente al viso-
<……”esalava poco dopo sul campo la sua anima di prode soldato, di fronte al nemico ammirato da tanto eroismo.” > (MOVM).
SOTTOTENENTE
MOVM ANTONIO CORSI di TURRI (1914-1939), XVI GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA
COLONIALE – ENENTERA’-CUSSAIE’ (SCIOA) A.O.I. 1939 –
Sottotenente
nel 1936 in “Genova Cavalleria”, congedato nel 1938, richiamato a
domanda è in A.O. col V Gruppo Squadroni, si distingue in numerose
Operazioni di Grande Polizia, in seguito passa
al XVI Gruppo.
Nel
violentissimo combattimento di Enenterà- Cussaiè, Scioa (zona dei Cinque
Laghi) del 21 settembre 1939, il XVI Gruppo Squadroni (Capitano
Caradonna), appiedato per l’impervio terreno, riesce a prevalere a
prezzo di gravi perdite (fra cui quelle di quattro ufficiali) su
preponderanti forze ribelli.
Il Sottotenente
Corsi di Turri, rimasto con pochi uomini, ricaccia con lancio di bombe a
mano un rilevante numero di ribelli infliggendo gravi perdite ed
impedendo loro di asportare un fucile mitragliatore i cui serventi sono
caduti, ferito ad un braccio mentre riporta nelle linee un collega
caduto, continua imperterrito a combattere e ad
incitare le sue Penne di Falco
finchè cade mortalmente ferito.
<….”Fulgido esempio di valore e di cameratismo spinto fino al supremo sacrificio.”>, testimonia la motivazione della MOVM -
SOTTOTENENTE
MOVM BRUNO JESI (1916-1943), COMANDANTE DI UNA BANDA AUTONOMA CAVALIERI
DELL’AMHARA (BANDA FLAMINI) – GUADI DEL TORRENTE GHENT
(A.O.I.) 1938 –
Studente
universitario nella facoltà di legge, nel giugno 1935 volontario in A.O.
con la 104^ Legione CC.NN. è in zona di operazioni alla fine dell’anno
stesso, nel 1936 frequenta un Corso Allievi Ufficiali di c.p.l. a
Saganeiti ed è destinato come Sottotenente di Cavalleria al I Gruppo
Squadroni.
Nell’aprile
1937 è nel III Gruppo Squadroni a Dessiè, nel gennaio 1938 ottiene il
comando di una Banda Autonoma Cavalieri dell’Amhara (Banda Flamini) che
nel maggio successivo guida valorosamente nel primo scontro di Torrente
Ghent.
Nel successivo
combattimento di Torrente Ghent del 29 giugno 1938 contro forze
soverchianti, più volte ferito, trascina i suoi cavalieri alla conquista
di posizioni nemiche, un settimo proiettile
gli stronca una gamba, impossibilitato a muoversi, incita i suoi
uomini e li spinge alla conquista delle ben munite posizioni
dell’avversario, che volge in fuga .
<….”Esempio di
fermezza, coraggio e fulgido eroismo.”> testimonia la motivazione della
MOVM.
SOTTOTENENTE
MOVM CESARE RAITA (1914-1939) DEL IV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA
COLONIALE- COSTONE BALU’ - VAL CASSAM -18 GENNAIO 1939 –
Inviato in
Eritrea come Segretario alla Procura del Re di Asmara, a sua insistente
richiesta veniva ammesso al Corso Allievi Ufficiali di c.p.l., nominato
Aspirante Ufficiale di Cavalleria il 17 settembre 1938, viene assegnato
al IV Gruppo Squadroni Cavalleria Coloniale, promosso Sottotenente nel
novembre successivo partecipa a numerose
azioni di Grande Polizia al comando di un nucleo mitraglieri del
1° Squadrone.
Durante il
combattimento di Costone Balù-Val Cassam ,unitosi col suo nucleo
mitraglieri ad uno squadrone destinato di rincalzo ad aliquote di Penne
di Falco già fortemente impegnate con rilevanti forze ribelli, si lancia
alla carica in testa a un plotone, dopo un violento corpo a corpo,
riesce a travolgere il
nemico sanguinosamente, ferito al viso, morente, trova la forza di
salutare e incitare i suoi fedeli ascari a proseguire l’inseguimento.
Fulgido esempio di elette virtù militari: MOVM.
TENENTE AMEDEO
GUILLET (1909) DEL “GRUPPO BANDE A CAVALLO DELL’AMHARA”-
Nel 1935 è col
Gruppo Squadroni Spahis in Etiopia, nel 1937 in Libia a capo del III
Squadrone Savari, Tenente nel 1938 nei “Cavalleggeri di Monferrato”,
nei “Cavalleggeri Guide”, in
“Savoia Cavalleria”, poi in A.O.I. nella controguerriglia durante la
quale i suoi uomini lo definiscono “Comandante Diavolo”.
Nel 1940
costituisce il “Gruppo
Bande a Cavallo dell’Amhara
(1.700) uomini), effettua (II GM)
spericolate azioni di guerriglia; per ritardare
l’avanzata nemica il 21 gennaio 1941 ad Amasciamoi
Cherù con due violente e temerarie cariche condotte dalla banda
Togni arresta temporaneamente una colonna inglese di artiglieria e carri
armati, le perdite italiane assommano ad alcune centinaia
di cavalieri fra morti e feriti.
I resti del
Gruppo Bande si sacrificano fino alla resa dell’Impero, ma Guillet,
indomabile, continua a combattere contro gli inglesi con eroiche azioni
di sabotaggio e guerriglia; nel 1943, dopo inenarrabili peripezie
rientra in Italia; con l’8 settembre è nei Servizi Segreti del
ricostituito Esercito Italiano ed è promosso Maggiore, in seguito col
grado di Generale lascia l’Esercito ed inizia
una brillante carriera diplomatica che si conclude nel 1975.
Decorazioni: 1
Croce dell’O.M.S., 4 MAVM,
5 CGVM oltre a varie medaglie straniere e diplomatiche
-
TENENTE MOVM
RENATO TOGNI (1913-1941) COMANDANTE LA 2^ BANDA DEL GRUPPO BANDE AMHARA
A CAVALLO –
Nel 1930 è
Sottufficiale volontario in Cavalleria nei “Lancieri di Novara”, nel
1935 in “Genova Cavalleria”; promosso Sottotenente è nei “Lancieri
Vittorio Emanuele”; volontario nel IV Gruppo Mitraglieri Autocarrato
durante la campagna etiopica è poi trasferito nel R.C.T.C.della Somalia,
promosso Tenente assume
nell’agosto 1939 il comando della 2^ Banda del Gruppo Bande a
Cavallo Amhara.
Si distingue
nelle azioni di controguerriglia a Belesà nel maggio 1939 (MBVM) e all’Amba
Ghiorghis nel maggio 1940 (MAVM), cade il 21 gennaio i941 (II GM) ad
Amasciamoi Cheràù guidando due violentissime cariche contro alcuni carri
armati nemici che minacciano di mettere in crisi l’intero Gruppo Bande,
i “Matilda” aggrediti dagli scatenati cavalieri a colpi di bombe a mano
sono temporaneamente fermati, gli inglesi colpiti da tanto fulgido
eroismo rendono gli onori militari alla sua salma.
Alla memoria di
Togni è concessa la MOVM.
TENENTE MOVM
VINCENZO PASTORE (1908-1941) COMANDANTE UNO SQUADRONE DEL XIV GRUPPO
SQUADRONI CAVALLERIA DELL’AMHARA –
Studente
universitario, Sottotenente nel 1931 nei “Cavalleggeri di Monferrato”,
nel 1933 è trasferito nel R.C.T.C. della Tripolitania nel II Gruppo
Squadroni Sahariani,
rimpatriato nel 1939, è
volontario in A.O. col grado di Tenente al comando di una Banda a
Cavallo di Buriè del Gruppo Bande del Goggiam comportandosi
brillantemente nelle Operazioni di Grande Polizia.
Incaricato col
grado di Capitano, passa al Comando Truppe Amhara e nel giugno 1940
(II GM) assume il comando di uno Squadrone del XIV Gruppo
Squadroni Cavalieri dell’Amhara
distinguendosi a Barghim (24-25 agosto 1941) ove effettua
tre successive cariche mantenendo vittoriosamente la posizione.
Il 13 settembre
1941 nell’aspra travolgente azione del XIV
Gruppo ai guadi del Maghecc sbaraglia impetuosamente
preponderanti formazioni nemiche, rimasto con pochi cavalieri attacca
nuovamente l’avversario in un’ultima eroica carica con lancio di bombe a
mano finchè cade mortalmente colpito col proprio cavallo.
L’Università di
Napoli concede alla sua memoria la laurea in medicina “ad
honorem”.
Decorazioni:
MOVM, 1 CGVM, Tenente in s.p.e. per
m.g. -
V GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'AMHARA- CARICHE DEL 25 GENNAIO 1941 CONTRO DUE COLONNE MOTORIZZATE BRITANNICHE. Costituito a Gondar il 1° gennaio 1937 fu impiegato nelle Operazioni di Polizia al comando del Maggiore Luigi Manusardi (MOVM) che cadde nelle epiche cariche di Ponte Tisisat- DilDil sul Nilo Azzurro del 27 settembre 1937. Il V sostenne ulteriori combattimenti in Eritrea, Amhara, Lago Tana, bacino del Nilo Azzurro, Beni Sciangul, Galla Sidama, Goggiam, Monte Ciocchè (4.000 metri) e in altre località.
Nella II GM al comando del maggiore Bergis è a Cassala, quindi nella zona di Om-Agher impegnato in azioni di disturbo e di retroguardia di fronte all'avanzata inglese.
Dal 15 settembre 1940 al 24 gennaio 1941 è alle dipendenze della 43^ Brigata Coloniale subendo numerose perdite in una intensa attività ricognitiva e di penetrazione nello schieramento nemico.
Il 25 gennaio 1941 al comando del capitano Torchi, arresta per notevole tempo l'avanzata di due colonne motorizzate nemiche proteggendo così il ripiegamento della 43^ Brigata su Ducambia e Aresa.
Dal 15 febbraio a 30 marzo 1941 è a difesa della zona di Deguzena sull'altipiano eritreo.
Dal 4 al 5 aprile, dopo l'occupazione nemica di Adì Caièh, i resti del V tentano di raggiungere l'Amba Alagi che ancora resiste ma nell'Entisciò si scontrano con una colonna blindata inglese e ripiegano nel Forte “De Amicis” organizzandosi a difesa.
Pubblicata a pag.13 della “Rivista di Cavalleria” n° 4, aprile 2006 a corredo dell’articolo”La storia della cavalleria nelle tele di Alberto Parducci”
Cartolina -
VII GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DEL GALLA E SIDAMO – MARCIA LUNGO LA PISTA SODDU-SALF NEL MAGGIO 1941-
Costituito nel 1937 è trasformato in Banda d' Istruzione nella primavera del 1938 al comando del Tenente Alfredo Federici.
Nelle Operazioni di Grande Polizia sostiene fra il dicembre 1937 e il gennaio 1938 numerosi combattimenti al guado dell'Erghini, a Alisa e Bullanza.
Nell'aprile 1938 si scontra a più riprese con folti gruppi di ribelli a Tennicora.
Durante la II GM agli ordini del Ten.Colonnello Tommaso Mingione partecipa alle Operazioni dell'Omo Bottego e Lago Margherita. Il 17 maggio 1941 lungo la pista Soddu – Salf, oltrepassato il Torrente Billate sconfigge un forte nucleo di fanteria inglese scortato da numerosi carri armati e autoblindo subendo la perdita di 150 uomini fra morti e feriti. Il 20 maggio in appoggio ai Dubat a difesa del Torrente Billate, sbaraglia nuovamente il nemico e dopo altri accaniti combattimenti i superstiti sono costretti a ripiegare nell'abiato di Soddu che difendono fino all'esaurimento delle munizioni, nel tardo pomeriggio del 22 il VII Gruppo è costretto alla resa. Il Bolletino di Guerra 351 del 22 maggio 1941 dice.”....nella zona del Galla e Sidama un tentativo di penetrazione inglese è stato sventato, altri reparti nemici sono stati contrattaccati e respinti da un nostro gruppo spuadroni....” Era il VII.
Opera pubblicata nell' Annuario Dati Equitazione 2007 (pag. 367)- Roma
Cartolina -
XV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'ERITREA - RIPIEGAMENTO DA CHEREN (28 MARZO 1941)- Il Gruppo fu costituito a Godofelassi (Eritrea) il 12 agosto 1938, al comando del Ten.Colonnello Cesare Fanucci iniziò il suo impiego nelle Operazioni di Grande Polizia e più volte fu trasferito in lontane zone da presidiare. Durante la II GM si distinse quale combattiva avanguardia dl Raggruppamento di Cavalleria per la conquista di Cassala, in seguito trasferito ai margini orientali di Cheren affrontò vittoriosamente reparti della Legione Straniera (10 marzo 1941) e fu impegnato in cruente azioni di ricognizione a vasto raggio.
Il 16 marzo trasferito a Cheren raggiunse la zona nevralgica del Dologorodoc e contrattaccò ripetutamente il nemico che fu costretto ad arrestarsi per le forti perdite subite.
Ricevuto
l'ordine di ripiegare da Cheren (28 marzo) respinse una pericolosa
infiltrazione della Legione Straniera
nella zona di Daarì- Ansebà dirigendosi alla volta di Belesa
(Asmara) e quindi a Ghinda ove, conosciuta la resa dell'Eritrea, il XV
venne sciolto e i suoi
ufficiali raggiunsero Massaua combattendo fino all'8 aprile, giorno
della caduta della città.
L'opera è riprodotta
sulla “Rivista di Cavalleria “ n° 4
aprile 2006 alle pagg.13-14 con altre cinque tavole
a corredo dell'articolo “La Storia della Cavalleria nelle tele di
Alberto Parducci”
Cartolina -
XVI GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELLO SCIOA NEL COMBATTIMENTO DI ENENTERA' CUSSAIE' (ZONA DEI CINQUE LAGHI)- 21 SETTEMBRE 1939-
Costituito nei primi mesi del 1939 fu impiegato nelle Operazioni di Grande Polizia dello Scioa agli ordini della II Brigata Coloniale del Colonnello Orlando Lorenzini, nel combattimento di Abdulla del 17 giugno 1939 cadde il Comandante Capitano Berardi, MOVM.
Il 21 settembre 1939 il Gruppo comandato dal Capitano Caradonna nel corso di una ricognizione armata a Enenterà Cussaiè fu attaccato da preponderanti forze ribelli, gli Squadroni, appiedati per l'impervio terreno, subendo gravissime perdite comprese quelle di 4 ufficiali, riuscirono a prevalere con un violentissimo combattimento.
Nell'aprile 1941 (II GM) durante la marcia di trasferimento a Olettà il Gruppo riuscì ad aprirsi un varco alla volta della rotabile Addis_Abeba-Gimma dopo una serie di combattimenti e di travolgenti cariche contro i continui tentativi di accerchiamento abissini che causarono gravissime perdite.
Impiegato ancora in numerosi combattimenti contro gli anglo-abissini il XVI fu sciolto a Gimma il 15 luglio 1941 e solo agli ascari eritrei per la loro provata fedeltà all'Italia furono lasciate le armi.
Il 21giugno
1941 gli inglesi occuparono Gimma concedendo l'onore delle armi agli
italiani.
Cartolina -