60° ANNIVERSARIO DELLA CAMPAGNA ITALO-ETIOPICA-
PENNE DI FALCO DEL GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE
Opera
pubblicata in terza pagina del Calendario Storico A.N.A.C. (Associazione
Nazionale Arma di Cavalleria) 1996.
Pubblicata in prima pagina su “Il Reduce d'Africa” n° 7 del
novembre 1996, organo ufficiale dell'A.N.R.R.A. (Associazione
Nazionale Reduci e
Rimpatriati d'Africa)
, e nel numero 9-10,
novembre-dicembre 2000, pag 2
-
Cartolina -
PENNA DI FALCO
DEL XIV GRUPPO SQUADRONI CAVALIERI DELL'AMHARA
IN
UNIFORME ORDINARIA -1940
La grande
uniforme era così composta:
-sahariana di
tela bianca
-pantaloni da
cavallo in tela bianca di forma “Jodpur”
-fascia rossa,
cordelline di lana rossa
-turbante di
tela bianco-rosso con penna di falco
-burnus con
ricami in lana rossa
L’uniforme
ordinaria in tela kaki era
della stessa foggia della grande uniforme, il turbante anch’esso in tela
kaki non aveva la penna .
Alcuni elementi
portavano la doppia cartucciera di foggia abissina incrociata sul petto.
Le
caratteristiche staffe
erano in metallo, verniciate di rosso internamente, quelle degli
ufficiali erano simili ma in argento ageminato nelle parti non
verniciate.
Pubblicata nel
numero speciale “I Collezionisti di Militaria” edito dalla “Rivista
Militare”, inserito nella scheda afferente la mia pittura –
Cartolina -
AVANGUARDIE DEL X GRUPPO SQUADRIONI CAVALLERIA COLONIALE IN MARCIA VERSO GULANA' - NOVEMBRE 1938 Il X Gruppo nacque a Addì Caièh il 1° luglio 1938 al comando del ten. Colonnello Luigi Ferrighi.
Il 9 novembre 1938 fu aggregato alla Colonna del Generale Mezzetti e impiegato nei duri combattimenti di Gulanà (Asmara) nell'altipiano di Belesa ove trovò gloriosa morte il Sottotenente Fausto Zuccarini.
Il 25 maggio 1939 il Ten.Colonnello Ferrighi al comando di 500 cavalieri (X Gruppo, 1° Squadrone del V Gruppo , Banda a Cavallo del Tenente Renato Togni e Banda del fitaurari Merid) è incaricato di liberare cinque nostri ufficiali catturati alcuni giorni prima.
Con una travolgente carica gli squadroni, subendo notevoli perdite, investono il villaggio di Dera Mariam e riescono a liberare i prigionieri- Il 1° settembre 1939 il X Gruppo , anche a causa delle perdite subite, viene sciolto confluendo nei ranghi del V Gruppo Squadroni.
Opera pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione (pag.193) 2006- Roma –
Pubblicata nella “Rivista di Cavalleria “ n° 4 aprile 2006 alle pagg.13-14 con altre sei immagini a corredo dell'articolo “ La Storia della Cavalleria nelle tele di Alberto Parducci”
Cartolina -
CAPITANO MOVM
FRANCESCO CARCHDIO-MALVOLTI (1861-1894) COMANDANTE DELLO SQUADRONE
INDIGENI “CHEREN” –
Sottotenente
nel 1880 nei “Cavalleggeri di Lucca” (16°), poi nei “Cavalleggeri di
Padova” (21°), volontario per l’Africa,
fa parte nel 1887 dello “Squadrone
Cacciatori a
Cavallo”, successivamente è assegnato allo “Squadrone Indigeni”,
promosso Capitano assume il comando dello Squadrone “Cheren”, partecipa
al combattimento di Agordat 2° (21 dicembre 1893) guadagnando la MAVM.
Alla presa di
Cassala ha l’ordine di caricare la cavalleria Baggària (catafratta)
riuscendo a disperderla, caricato improvvisamente da forze soverchianti
sostiene l’impari combattimento e cade, trafitto da undici colpi di
lancia, con 18 sue “Penne di Falco”, il loro eroico sacrificio sventa il
piano dei dervisci di attaccare di sorpresa la nostra Colonna di
Occupazione in marcia (17 luglio 1894) -
CAPITANO
MOVM GIUSEPPE ROSSO (1917-1941) COMANDANTE 1° SQUADRONE DEL
XIV GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA
COLONIALE DELL’AMHARA – (BARGHIM-MAGHECC-AGOSTO-SETTEMBRE 1941 (A.O.I.)
–
Studente
universitario della facoltà di legge, Sottotenente c.p.l. nel 1926 in
“Piemonte Reale Cavalleria”, frequenta
l’Accademia di Modena uscendone Tenente in s.p.e. nel 1929 ed è
in “Nizza Cavalleria”, dopo vari incarichi, Capitano nel 1937, è
volontario in Spagna ove prende parte alle operazioni di Tolosa, Sagunto
e Madrid, rimpatriato nel 1939 parte, ancora volontario,
per l’A.O. assumendo il comando
del 1° Squadrone del XIV Gruppo Squadroni Cavalleria Coloniale dell’Amhara.
Partecipa a
numerose vittoriose azioni
contro le forze nemiche più numerose; nella gloriosa giornata
del 13 settembre 1941 al
Torrente Maghecc, individuati forti nuclei, forzava il guado sotto
intenso fuoco nemico travolgendoli con due cariche, penetrava
profondamente nello schieramento avversario effettuando altre quattro
cariche, colpito al braccio e successivamente al petto continuava ad
incitare le sue Penne di Falco
< ….” e moriva in un’aureola di purissima gloria” – Barghim 24-25
agosto- Maghecc ( A.O.I), 13 settembre 1941”> .
Decorazioni:
MOVM, MBVM 816-28 aprile 1941- A.O.) e la CGVM (Spagna 20 marzo 1938) -
PENNA DI FALCO
DEL XIV GRUPPO SQUADRONI BANDE AMHARA IN UNIFORME ORDINARIA CON BOURNUS
Tempera
0,50 x 0,70
La tavola
originale è al Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo-
Pubblicato con
altri 16 miei lavori nella pagina centrale della rivista “Gesto” n° 0,
maggio 1976 -
Pubblicata a
pag. 33 dell’album “Ascari e Dubat”
Truppe Coloniali Italiane)
Ciarrapico Editore 1977
-
Pubblicata
nella pagina centrale con altri 17 miei lavori sotto il titolo “Studi
sulle Truppe di Colore Italiane “
della rivista “Gesto” n° 0, maggio 1976, direttore artistico
Ercole Saviane -
SOTTOTENENTE
MOVM GIOVANNI THUN HOHENSTEIN (1913-1938),
I GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA
COLONIALE – MONTE TIGH 1938
Discendente da
nobile e antica famiglia austriaca, Sottotenente nel 1935 nei “Lancieri
Vittorio Emanuele II” (10°), congedato nel 1936, pochi mesi dopo
richiamato a domanda è in Eritrea col 1° Squadrone del I Gruppo
Squadroni Cavalleria Coloniale, prende parte a numerose Operazioni di
Polizia Coloniale e merita la MAVM per l’azione di Dorrò Gosciù, 1937 e
la CGVM per quella di Adadai dello stesso anno.
Nel
combattimento di Monte Tigh del 28 marzo 1938 si lancia in un’epica
carica, la cui meta è il
sacrificio a favore di altri reparti.
<..….”Audace,
distinto, valoroso per temperamento, immolava la propria superba
giovinezza per la difesa di un superiore, al quale salvava la vita col
sacrificio della sua.
Ufficiale che
ha personificato le più alte qualità della sua Arma.
> come testimonia la motivazione della MOVM.
GRUPPI SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE
VIII GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELLO SCIOA : costituito a Addis Abeba il 15 giugno 1938 è coinvolto nelle Operazioni di Grande Polizia. Nella II GM con altri reparti combatte in varie località dell'Omo Bottego finchè a Olettà, accerciato, resiste appiedato cessando la lotta dietro ordine superiore ( 3 giugno 1941)
IX GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'ERITREA : costituito a Godofelassi nell'agosto 1938 con l'apporto della Banda Regolare a Cavallo del Tacazzè, prende parte alle Operazioni di Grande Polizia in Dancalia- Nel giugno 1939 il X confluisce nel II Gruppo. XI GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELLO SCIOA : costituito il 1° ottobre 1938 a Addis -Abeba partecipa alle Operazioni di Grande Polizia. Nella II GM è alla difesa di Dessiè (combattendo a Kombolcià), alla caduta della città (27 aprile 1941) il Gruppo è sciolto. XII GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'HARAR : costituito a Aselle ai primi del 1939 viene sciolto nello stesso anno confluendo nel VI Gruppo- Non aveva la fascia distintivo.
XIII GRUPPO
SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE DELL'AMHARA : costituito il 1° gennaio
1939 traendo origine dalla Banda a Cavallo semidistrutta
a Torrente Ghent (29
giugno 1938), è impiegato nelle Operazioni di Grande Polizia nello Scioa
Occidentale. Nell'agosto 1939 il XIII confluisce
nella Banda a Cavallo “Auàsc” della P.A.I. del Tenente
Bruno Martinez de la Restia.
Cartolina -
CARICA DEGLI SQUADRONI DI CAVALLERIA ERITREA – CAMPAGNA ITALO – ETIOPICA 1935-36. Il 3 settembre 1890 in sostituzione dello “Squadrone Esploratori” furono costituiti due Squadroni di cavalleria denominati “Asmara” (Capitano Stevenson) e “Cheren” (Capitano D'Antonio) ciascuno dei quali inquadrava 5 ufficiali, 25 graduati e soldati nazionali, 127 indigeni. Nel 1894 lo Squadrone “Cheren” fu soppresso .
I cavalieri indigeni ebbero l'appellativo di “Penne di Falco” ( “amorà” in lingua amarica) derivante dalla Penna di Falco sul “tarbusc”.
Opera usata per il doppio cartoncino d'invito a cura del Comune di Milano, Ripartizione Cultura e Spettacolo, per la mostra “Soldati d'Africa” che ho tenuto presso il Distretto Militare di Milano (in occasione del 112° anniversario della sua costituzione) dal 13 al 19 novembre 1982.
Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 1 gennaio 1983, pag. 195.
Pubblicata nel “Notiziario” dell’Unione Nazionale Collezionisti d’Italia e del Centro Internazionale di Uniformologia n° 18 del 20 gennaio1983- Roma-
Pubblicata sul mensile “La Rivista di Cavalleria” n° 4 aprile 1997, pag.27.
Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 1 gennaio 1983 , pag. 95 a corredo del trafiletto “La Pittura di Parducci a Milano” per la mostra al Distretto Militare Principale ove presentai 87 opere fra oli, disegni, acquarelli, tempere, inoltre per la mostra al Museo della Scienza e della Tecnica nell'ambito di una rassegna dedicata al “Cavallo e l'Uomo”, con l'esposizione di alcuni studi dedicati al cavallo ed altre opere, in occasione delle manifestazioni relative ai cinquecento anni della presenza di Leonardo a Milano.
Olio su tela
Cartolina e doppio cartoncino -
PATTUGLIA DI “PENNE DI FALCO” IN AVANSCOPERTA -GUERRA ITALO– ETIOPICA 1935-36 Tra il maggio e il giugno 1939 alcuni Gruppi Squadroni Cavalleria Coloniale furono fusi: IX col II; X col V; XII con XI; XIII con la Banda a Cavallo “Auàsc”.
Nella II GM il II, III, V, XV Gruppo costituirono il “Raggruppamento di Cavalleria Coloniale” che venne sciolto dopo la conquista di Cassala del 4 luglio 1940.
Quarta di
copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 59,
giugno 2006
Pubblicata sul mensile “Diana Armi” n° 3, marzo 1987 a corredo del breve articolo di Cesare Calamandrei dedicato all’inaugurazione della mostra itinerante “Il Cavallo Soldato” presso i saloni del Museo Civico di Milano, patrocinata dalla città di Como, curata e realizzata dal Museo delle Scienze e della Tecnica di Milano, dal Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria, dell’Assessorato alla Cultura di Como, ecc. cui partecipo con un congruo numero di opere.
Olio su tela
-Cartolina -
“PENNA DI FALCO” IN AVANSCOPERTA – GUERRA ITALO-ETIOPICA 1935-36
In precedenza, oltre ai numerosi combattimenti della Campagna Italo- Etiopica 1935-36, la Cavalleria Indigena si era coperta di gloria a Agordat (1893), Cheren (1894), Casc (1897).
Anche durante le lunghe ed estenuanti Operazioni di Grande Polizia (1937-39) le Penne di Falco ebbero la possibilità di distinguersi a Coma, Ponte Tisisal -Dildil, Martula, Mariam, Ocolò, Goggiam, Torrente Ghent, Costone Balù, Val Cassam, Abdula, Enenterà Cossaiè.
Opera pubblicata sulla rassegna periodica dei non-collaboratori “Volontà” n° 7/10, luglio-ottobre 2004 , pag 15
Pubblicata nell'Annuario Dati Equitazione 2005 (pag.263) –Roma
Olio su faesite - Cartolina
I GRUPPI SQUADRONI DI CAVALLERIA COLONIALE (PENNE DI FALCO) - A.O.I.
Tra il 1936 e il maggio 1939 i Gruppi Squadroni di Cavalleria Coloniale furono portati a sedici, ciascuno su 2 o 3 squadroni con un numero variabile di cavalli (300- 500) e un gagliardetto e un motto.
Essi erano dislocati nei cinque Governatorati dell'Impero: VI, XII (Harar); II, IX, XV (Eritrea); I, IV, VIII, XIII, XVI (Scioa); VII, XI (Galla e Sidama), III , V, XIV (Amhara). Il soppresso Squadrone “Cheren” aveva tramandato il simbolo dell'Arma, la Penna di Falco (amorà)
Opera pubblicata sul mensile “Rivista di Cavalleria” n° 6 giugno 1987 a corredo di un articolo di Edmondo Zavattari dedicato a “I Gruppi Squadroni Cavalleria Coloniale”
Pubblicata
anche sul mensile “Diana Armi” n° 4
aprile 1988, pag.120.
Pubblicata
sul mensile “Il Reduce d’Africa” dell’ A.N.R.R.A. (Associazione
Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa”
a corredo del trafiletto “Penne di falco: un mito africano”,
pag.11 -
Cartolina -
I GRUPPO SQUADRONI INDIGENI D'ERITREA - COMBATTIMENTO DI DIBUK (A.O. 29 FEBBRAIO 1936)- Costituito il 1° giugno 1935 a Godofelassi con l'ampliamento dello Squadrone Indigeni dell'Eritrea (già Cheren) attraversa il confine etiopico il 3 ottobre 1935 in avanguardia del Corpo d'Armata Eritreo; nel novembre ne assume il comando il Maggiore Tommaso Lequio d'Assaba.
Dopo vari scontri il Gruppo è impegnato nella Battaglia dell'Endertà (10-15 febbraio 1936) entrando in azione a Dbril e Gorgorà.
Il 17 febbraio assale da terrgo le truppe abissine nel Tembien e il 29 si schiera alla confluenza del Ghevà-Gabat utile punto di fuga del nemico, non potendo costituire uno sbarramento a fondo valle si asserraglia nei tucul di Dibuk resistendo agli assalti del nemico che è costretto a ritirarsi per le gravi perdite subite.
Il 3 marzo aggancia ancora il nemico lungo il corso del Ghevà.
Il Gagliardetto del Gruppo riceve la MBVM per il Ciclo Operativo del Tembien. Il 27 aprile, avanguardia della Colonna Gallina, sosta per ordini superiori a 12 km da Addis- Abeba.
Il 4 maggio raggiunge Entotto e il 5 entra nella capitale dando la precedenza alla Colonna Badoglio. Il Gruppo è subito coinvolto nelle Operazioni di Grande Polizia del Gimma e dello Scioà, il 20 luglio 1939 agli ordini del capitano Ajroldi di Robbiate partecipa valorosamente alla Carica di Adami.
Pubblicato a pag.13 della “Rivista di Cavalleria” n° 4, aprile 2006 a corredo dell’articolo “La storia della Cavalleria nelle tele di Alberto Parducci” -
Cartolina -
I GRUPPO SQUADRONI CAVALLERIA COLONIALE (PENNE DI FALCO)- Con l'ampliamento dello Squadrone Indigeni dell'Eritrea, già “Cheren”, il 1° giugno 1935 fu costituito a Godofelassi il I Gruppo su due Squadroni e un mezzo Squadrone Mitraglieri che partecipò valorosamente alla Campagna d'Etiopia.
Il 30 giugno 1936 ad Addis Abeba il Gruppo ebbe in forza un terzo Squadrone costituito da 100 ascari (quasi tutti appartenenti all'ex Guardia Imperiale Etiopica) inquadrati da graduati eritrei e il 16 agosto un quarto Squadrone con altri 100 ascari e una sezione mortai. Fino alla carica di Adami del 20 luglio 1939 gli squadroni presero parte a innumerevoli azioni di controguerriglia comportandosi con estremo coraggio.
Nell'ottobre 1939 gli Squadroni sostituirono la fascia rosso-nera con quella bianco scozzese a righe alterne verticali e i colori del Gagliardetto.
Durante la II
GM il I Gruppo svolse essenzialmente compiti di guarnigione.
Pubblicata
nel periodico dell’Associazione
Nazionale Volontari di Guerra
“Italia Volontaria” n° 2,
maggio-agosto 2002 a
corollario del trafiletto dedicatomi : “Non Soltanto Scrittori,” pag.7-
Cartolina -