DESTRO SCOPERTO
DELLA DIVISIONE “ARIETE” - DEPRESSIONE DI DEIR EL QATTARA,
LUGLIO 1942-
Il
III Gruppo Squadroni Corazzato Lancieri di Novara (5°) costituito
a Verona il 15 febbraio
1942 ( 1 Squadrone Comando
su 3 AB 41 e 3 Squadroni Carri ciascuno dei quali su 17 L6/40) è inviato
in A.S. (Maggiore Laricchiuta) come Reparto Esplorante
nella Divisione “Littorio”.
Subito impiegato in puntate offensive su El Adem, combatte poi
nella zona di Hagfet el-Guitinat e in quella di Marsa Matruch a
protezione del comando di Rommel: prende parte alle operazioni
per la conquista di Fuka e a sud del campo trincerato di el
Alamein contrasta
accanitamente il nemico a Deir el Quattara ove il 9 luglio1942 si svolge
la l'eroica carica dello Squadrone Dardi.
Successivamente il Gruppo protegge il ripiegamento delle truppe
italiane.
Dal 5 gennaio al 17 marzo 1943 i resti del III si oppongono
validamente alle truppe corazzate avversarie.
Il
logoramento del mezzo L6/40 si dimostra irrisolvibile essendo venute a
mancare le officine campali , ridotto poi a 5 macchine il reparto è
sciolto e, appiedato, il 7 aprile difende il caposaldo di Gebel Ain
Garci.
Il 20 e il 21 aprile, investito da forze blindo-corazzate
preponderanti, viene annientato.
Cartolina -
LA DIVISIONE
CORAZZATA “LITTORIO” ENTRA IN COMBATTIMENTO A
ALAM HALFA – EGITTO - 30 AGOSTO 1942-
Durante la II
GM è impegnata sul fronte francese e in Jugoslavia, riorganizzata è
trasferita in A.S. nel gennaio 1942:
133° Reggimento Carri M 13 (Btg. X, XI, XII), 12° Reggimento
Bersaglieri, III Gruppo AB 41 Lancieri di Novara, 133° Reggimento
Artiglieria ( Gruppi 105, 100/7 e Contraerei da 90/53), 33° Battaglione
Genio.
Subisce perdite
in mare e a causa delle contingenze, l'XI Battaglione Carri
è assegnato alla Divisione “Trieste”, mentre il X Battaglione
Carri, i Lancieri di Novara e il Gruppo Contraereo alla Divisione
“Ariete”.
La “Littorio” è
riorganizzata col LI Battaglione Carri M 13 e due Gruppi Artiglieria
75/27 provenienti dall'Italia e con l'acquisizione di altrui reparti sul
posto, sostiene vari scontri
a Ain el Gazala, è presente a Sidi Rezegh e Tobruk, avanza su
Marsa Matruk e Fuka sostenendo continui vittoriosi combattimenti
agli ordini del XX C.A., raggiunge le Divisioni “Ariete”e “Trieste”.
Articolata nel
133° Carri (Btg. IV, XII, LI), 12° Reggimento Bersaglieri, III Gruppo
Novara, Gruppi Semoventi DLIV e DLVI da 75/18 è presente a Deir el Ehn,
Deir el Qatani, Mungar Wahla, Deir el Qattara e, stabilizzatosi il
fronte, raggiunge Gebel Kalaki el Taira e il 30 agosto partecipa alla
Battaglia di Alam Halfa.
Si sacrifica
quasi al completo per proteggere il ripiegamento da el Alamein, cessa di
esistere il 21 novembre, i
suoi resti riuniti a quelli dell'Ariete e della Trieste creano il
“Gruppo Tattico Ariete”- Cartolina -
LA DIVISIONE
ARIETE TRAVOLGE IL MUNITO CAPOSALDO NEMICO DI RUGHET EL ATASH
(A.S.
27 MAGGIO 1942) -
La Divisione
Ariete costituita nel febbraio 1939, contrassegnata col numero 132, fu
trasferita in A.S. nel settembre 1941 (32° Reggimento Carri, 8°
Reggimento Bersaglieri, 132° Reggimento Artiglieria).
Il primo
settembre 1941 nella zona di Elmet Lagsa è costituito il suo 132°
Reggimento Carri M 13/40 che inquadra anche il VII, VIII e XI
Battaglioni Carri del 32° Reggimento.
Raggiunge la
Divisione Ariete a Bir Hacheim, riceve il battesimo del fuoco a Bir el
Dlema il 18 novembre partecipa ai vittoriosi combattimenti di Bir el
Gobi, Sidi Rezegh, Ain el
Gazala e alla riconquista della Cirenaica-
Il 27 maggio
1942 l'Ariete è a Rughet el Atash quindi dal
29 maggio al 18
giugno al quadrivio Trigh Capuzzo e Trigh Bir Hacheim, il 21 giugno
partecipa alla riconquista di Tobruk.
Arresta la sua
avanzata alla stretta di el Qattara, tra el Daba e el Alamein e dal 31
agosto al 6 settembre combatte contro un nemico ormai fortissimo.
Iniziata
l'impari Battaglia di el Alamein è impegnata nei durissimi combattimenti
di el Qattara del 23 al 24 ottobre e il 3 novembre interviene in un
ultimo estremo tentativo di respingere il nemico.
La sera
del 4 novembre gli equipaggi di 11 carri armati dell'Ariete si
sacrificano consapevolmente per consentire il ripiegamento di tutte le
altre forze.
La sua Bandiera
è decorata di MOVM.
Cartolina -
LA DIVISIONE
CORAZZATA “ARIETE” - BOLLETTINO DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO N° 539 DEL
23 NOVEMBRE 1941: “ In Marmarica, nella giornata di ieri, i
combattimenti sono proseguiti su tutto il fronte dal confine
cirenaico-egiziano a Tobruk- Le nostre divisioni hanno nettamente
respinto tutti gli attacchi dell'avversario che ha subito nuove e gravi
perdite- La sola divisione Ariete ha distrutto nelle recenti azioni
duecentocinquanta mezzi blindati nemici tra cui 55 carri armati e
catturato alcune centinaia di prigionieri......”
In seguito
l'Ariete ha avuto l'onore di essere citata nei Bollettini di Guerra 541,
543, 550 del 1941 e 731, 742, 809, 810, 834 del 1942.
Pubblicata sulla rassegna periodica dei non-collaboratori “Volontà” n° 11-12, novembre-dicembre 2006 a coronamento dell’articolo “ Le cartoline di Parducci: documenti dei nostri ricordi!” di Vezio Melegari di cui alle pagg. 12-13 -
Seconda di
copertina del mensile “Storia & Battaglie” n° 98. Gennaio 2010
Cartolina -
LE AUTOBLINDO
NELLA RICONQUISTA DELLA LIBIA
Nel gennaio
191ì23 le poche autoblindo presenti nel territorio libico furono riunite
a Bengasi, fino ad allora il loro impiego era stato limitato alla
vigilanza di località e qualche scorta occasionale, fu perciò decisa la
costituzione di gruppi mobili
per la scorta delle carovane e la perlustrazione; gli equipaggi
ancora carenti nella preparazione, furono sottoposti a vari cicli di
istruzione che contemplavano anche la buona conoscenza del mezzo
meccanico sottoposto a vari inconvenienti a causa dei terreni e delle
alte temperature.
Durante i
rastrellamenti del 1924 le autoblindo appoggiarono con efficacia le
azioni dei gruppi mobili, nel 1926 furono presenti alla conquista di
Giarabub ( 7 febbraio) e ai
rastrellamenti nell’Altipiano Centrale cirenaico in un crescendo di
vittorie che si protrassero ininterrottamente fino alla conclusione
delle operazioni di riconquista nel 1931.
Famoso
comandante di autoblindo fu il Capitano
Orlando Lorenzini.
LE BATTERIE
VOLANTI – AUTOCANNONI
Dai primi
giorni di guerra in Libia gli inglesi, meglio equipaggiati nella
motorizzazione, esercitano una notevole superiorità sugli italiani
specie nella Controffensiva ( 9 dicembre1940- marzo 1941) ai danni della
10° Armata del Generale Graziani.
Per contrastare
questo strapotere il Comando Italiano fa costruire in Libia
autocannoni da 65/17 su camionette Morris SC8 e mitragliere da 20/65 su
Ford F5 di preda bellica che creano le famose “Batterie Volanti”,
pienamente operative nell’agosto 1941, subito in grado di muovere
celermente su qualsiasi terreno e capaci di controbattere il nemico con
grande efficacia.
Le Batterie
Volanti partecipano a tutti i principali combattimenti, riescono a
contenere l’attività esplorante “corsara” del nemico cui infliggono
pesanti perdite.
Il
“Raggruppamento Celere AS”, costituito
nel febbraio 1942, in possesso fra l’altro di armi da 100/17 su
Lancia 3Ro, è
equipaggiato anche con nuovi autocannoni da 75/27 su trattori TL 37 e
mitragliere da 20 mm su
autocarri AS 37.
Nel giugno 1942
la produzione di nuovi mezzi è interrotta, il Raggruppamento Celere è
soppresso, le superstiti batterie volanti passano alla Divisione
“Giovani Fascisti”.
Nella primavera
del 1942 fanno la loro comparsa in Libia i potenti cannoni da 90/53 su
Lancia 3Ro, un mezzo
non molto adeguato a quel tipo d’arma.
Gli ultimi
autocannoni combattono fino alla resa della Tunisia
nella primavera del 1943-
TENENTE MOVM
LUIGI ARBIB PASCUCCI (1909-1942) , COMANDANTE DELLA 10° COMPAGNIA, XIII
BATTAGLIONE, 132° REGGIMENTO CARRI, DIVISIONE “ARIETE”
Motivazione
della MOVM: < ” Comandante
di una compagnia carri negli aspri combattimenti dell’ultima battaglia
di el Alamein trasfondeva nel suo reparto eccelse doti di animo e di
cuore col costante esempio di cosciente sprezzo del pericolo sosteneva
con indomita fermezza il compito di proteggere il fianco sinistro dello
schieramento reggimentale pressoché accerchiato dalla dilagante massa di
mezzi corazzati avversari, consentendo così agli altri reparti
l’esecuzione dell’ordine di ripiegamento, conscio della necessità
di arginare anche per poco
tempo l’avanzata dell’avversario, nonostante l’infernale bombardamento e
incurante della schiacciante superiorità del nemico, alla testa degli
undici carri superstiti si avventava in mezzo alla formazione avversaria
costringendola ad arretrare in disordine e con gravi perdite, seguito,
nel supremo consapevole sacrificio l’emulazione dei suoi eroici soldati.
Il campo della cruentissima lotta non restituì le loro spoglie, ma
rimasero i dilaniati relitti dei loro carri a testimoniare la sublime
disperata impresa e ad additarli ad esempio dello spirito di sacrificio,
di abnegazione e di cameratismo alle più alte vette dell’eroismo. Bir el
Abd-Fuka (A.S.) 4-5 novembre 1942.” >
SOTTOTENENTE
MOVM LUIGI SCAPUZZI (1920-1943), CCXXXIII BATTAGLIONE SEMOVENTI DA
47/32, 33° REGGIMENTO CARRI, ASSEGNATO ALLA 206° DIVISIONE COSTIERA ,
SACRIFICATOSI INTERAMENTE NELLA DIFESA DELLA SICILIA – 1943-
Motivazione
della MOVM di Luigi Scapuzzi : < “Chiedeva insistentemente ed otteneva
di essere trasferito dal deposito di un battaglione semoventi da 47/32
destinato in zona di operazione.
Nella prima fase di un ciclo operativo assegnato ai rifornimenti di una
compagnia assolveva i compiti affidatigli con elevato senso del dovere e
spirito d’iniziativa su itinerari intensamente battuti.
Successivamente
cadutone prigioniero il comandante assumeva il comando della
compagnia.
Durante un
combattimento notturno particolarmente accanito, posto a protezione di
reparti duramente attaccati eseguiva continue puntate offensive per
tentare di contenere l’urto degli assalitori.
Esaurite le
munizioni di bordo piuttosto che ripiegare preferiva imbracciare il
mitra e col busto eretto fuori del carro continuava nell’impari lotta,
trovava così morte gloriosa, colpito in pieno petto, Sicilia, 10-22
luglio 1943.” >
AUTOBLINDO AB 41 DEL RAGGRUPPAMENTO
ESPLORANTE CORAZZATO /R.E.Co) “CAVALLEGGERI DI LODI” (15°) IN AZIONE NEL
MARETH (TUNISIA) – 31 MARZO 1943 –
Il Reggimento
“Cavalleggeri di Lodi” fu costituito in Alessandria il 16 settembre 1859
incorporando i Lombardi provenienti dall’Esercito Austriaco sconfitto
nella Seconda Guerra d’Indipendenza.
In varie epoche
per le gloriose vicende degli irruenti Squadroni meritò allo Stendardo
tre MAVM, ottenute in quella contesa e fatale Africa Settentrionale che
nel 1943vide il suoi eroico sacrificio e “ l’ammirazione della Patria”,
il destino sia pure amaro della prigionia risparmiò ai superstiti
l’orrore di rivolgere le armi contro i fratelli..
Opera pubblicata sulla “Rivista
Militare” n° 4 del luglio-agosto 1990, pag.35;
l'originale è di proprietà dello
S.M.E.
MAGGIORE
ODERISIO PISCICELLI-TAEGGI, 132° REGGIMENTO ARTIGLIERIA, DIVISIONE
“ARIETE”, POI COMANDANTE DEL DLIX GRUPPO SEMOVENTI 75/18 – CITATO NEL
BOLLETTINO DI GUERRA 1068 –
Pluridecorato,
già volontario in Spagna con la Divisione “Littorio”, estroso e
temerario Capitano del 1° Gruppo 75/27 trainato, mod. 1906 (comandante
Maggiore Romano, MOVM) del 132° Reggimento Artiglieria dell’Ariete,
dirigeva il fuoco dei suoi antiquati pezzi da una scala a pioli
imbullonata al suo autocarro TL37; famoso in tutta l’Armata
Italo-Tedesca per il suo ardimento e capacità artiglieresca, partecipò a
tutte le operazioni belliche sul fronte libico-egiziano dal febbraio
1941 alla primavera 1942.
Fu rimpatriato
dopo la seconda riconquista della Cirenaica.
Nell’aprile
1943, su espressa richiesta del Generale Messe, è, col grado di
Maggiore, al comando dell’esiguo DLIX Gruppo Semoventi 75/18
(Raggruppamento Piscicelli) che comprendeva carri armati sbarcati o
recuperati, partecipando da protagonista alle ultima disperate
battaglie, sempre distinguendosi per aggressività, perizia e valore.
L’azione
principale è quella del 25 aprile (S.Pasqua) ai piedi di Gebel Bou
Kurnine, il momte biforcuto nella valle del Megerda, pochi giorni prima
della resa, i 17 carri M14/41 e i 10 semoventi da 75//18 del
Raggruppamento riportano una strepitosa vittoria sugli inglesi, questo
combattimento è definito dai tedeschi “Der fabelhatte Gegenangriffe”, il
leggendario attacco, le nostre perdite sono di 4 carri distrutti e
numerosi danneggiati.
L’8 maggio
avviene l’ultimo scontro cui
partecipano 4 semoventi da 75/18 e 1 M 14/41, Piscicelli
gravemente ferito è catturato a
Massicault.
Ha narrato le
sue vicende belliche nel pregevole “Diario di un combattente nell’Africa
Settentrionale” Laterza Editore - Bari 1946
1° CAPITANO
MOVM PAOLO PALADINI (1894-1938), COMANDANTE DEL I BATTAGLIONE CARRI
D’ASSALTO –
Allievo
Ufficiale Bersagliere, volontario della I GM, Tenente effettivo p.m.g.
(MBVM), nel 1924 è in A.O. col I e poi col III Battaglione Eritreo, si
distingue nella riconquista della Cirenaica (MBVM), promosso Capitano
passa al R.C.T.C. della Cirenaica.
Nel 1929 è
trasferito nel 5° Reggimento Bersaglieri, quindi nel XXXII Battaglione
Carri d’Assalto.
Volontario in
Spagna ha il comando del I Battaglione Carri ove si segnala nelle
Battaglie di Malaga, Guadalajara (MAVM), Santader.
Ardimentoso
trascinatore di fanti e carristi, il 12 aprile 1938 nella battaglia
d’Aragona, durante una rischiosa operazione, fuori dal carro, dirige
l’azione di una Compagnia, rimane ferito una prima volta al braccio poi
mortalmente all’addome
<”…..concludendo eroicamente come l’aveva vissuta la sua vita di
soldato nel sacro nome della Patria lontana.”>
come si legge nella motivazione della MOVM.
Maggiore p.m.g.
alla memoria, Croce di S.Ferdinando dal Governo Spagnolo.
TENENTE
COLONNELLO MOVM PASQUALE PRESTISIMONE (1994-1958) COMANDANTE DEL IX
BATTAGLIONE, 132° REGGIMENTO CARRI, DIVISIONE “ARIETE”
Sottotenente
nel 1914, raggiunge il grado di Capitano nella I GM (MAVM) e quello di
T.Colonnello nel 1941, assegnato al 132° Carri della Divisione “Ariete”
assume il comando del IX Battaglione M13/40 segnalandosi nel
combattimento di el-Mechili (MBVM) nel febbraio 1942.
Il 27 maggio
1942 a Rughet el Atasc, nella zona di Bir Hacheim, alla testa dei suoi
carri vince accanite resistenze nemiche organizzate a difesa, incurante
dell’intenso fuoco e deciso a caricare le batterie inglesi che sparavano
da Bir Hacheim si getta temerariamente attraverso vasti campi minati ove
i tre diversi carri su cui è successivamente salito saltano in aria, il
terzo proprio nell’istante in cui giunge fra i nemici, ferito ben nove
volte e in modo grave, cade prigioniero dei francesi della Legione
Straniera, la radio inglese del Cairo elogia il suo ardimento.
Rientrato dalla
prigionia nel 1945, decorato di MOVM, collocato nella riserva, promosso
Generale di Brigata, si dedica alla politica militando in un partito di
destra, è eletto Senatore nella 2° Legislatura -
SOTTOTENENTE
MOVM PITRO BRUNO (1920-1942), X
BATTAGLIONE CARRI, DIVISIONE
“ARIETE” – BIR EL ABD (A.S.) 1942
Indomito
comandante do plotone carri M 14/41, durante una ricognizione offensiva
affronta decisamente numerosi carri corazzati nemici che lo stanno
attaccando.
Con abili e
temerarie manovre, benché ferito alla spalla destra, porta a termine
l’ardua missione e rifiuta di essere avviato alla base in
previsione di un nuovo impiego dei suoi carristi.
Il giorno
successivo, impegnato in aspri, formidabili, combattimenti contro
soverchianti forze corazzate è prescelto per la sua abituale arditezza a
proteggere la manovra di sganciamento del battaglione, alla testa del
suo plotone rinforzato da una sezione di semoventi si avventa nel fianco
del dispositivo avversario, sporgendosi temerariamente dalla torretta
galvanizza i suoi equipaggi a più serrata lotta e infligge gravi
perdite al nemico sorpreso di tanti ardore.
Ferito alla
fronte da scheggia di granata persiste nella disperata azione fino a che
trova gloriosa morte nel rogo del suo carro colpito in pieno. Bir el Abd
(Egitto), 3-4 novembre 1942.
SOTTOTENENTE
MOVM LIVIO PENTIMALLI (1921-1942),
XI BATTAGLIONE CARRI, 133° REGGIMENTO, DIVISIONE MOTORIZZATA
“TRIESTE”- TOBRUK 21 GIUGNO 1942
Al comando del
III Plotone della 1^ Compagnia si era segnalato a Bir Hacheim,
Ain el Gazala e Got
el Ualeb, impavido e ardimentoso, riusciva a mettere in luce le
sue bellissime doti di coraggio e capacità, offrendosi per le azioni di
maggior pericolo, attaccando sempre di iniziativa elementi corazzati di
maggior potenza o nel superare con perizia non comune i campi minati.
Nella battaglia
per la riconquista della piazzaforte di Tobruk, durante il forzamento
delle opere, con il suo plotone riusciva a distruggere vari mezzi
corazzati nemici in tre distinti episodi finchè, ripetutamente
colpito nel suo carro immobilizzato, continuava ad
ingaggiare aspri duelli immolando la vita soffocato dalle fiamme
del suo mezzo incendiato.
Fulgido esempio
di eroismo e di attaccamento al dovere: MOVM -
TEN. COLONNELLO
MOVM SALVATORE ZAPPALA’ (1893-1942)
COMANDANTE DEL LI BATTAGLIONE CARRI M13, 133° REGGIMENTO FANTERIA
CARRISTA, DIVISIONE CORAZZATA “LITTORIO” –
Bersagliere(IX
Battaglione Ciclisti) e Ardito (3° Reparto d’Assalto) nella I GM (2
MAVM, 2 MBVM); nel 1926 combatte in Tripolitania col XXVI Battaglione
Eritreo e come Capitano col VI
Battaglione Libico; volontario in Somalia nel 1936-38 ( 1 CGVM);
Maggiore volontario in Spagna (1 MAVM, 1 MBVM, 1 CGVM, 1 promozione
p.m.g.).
Nella II GM è
in Albania col 31° Reggimento Carri ( 1 MAVM, 1 CGVM), nel 1942 in A.S.
comanda il LI Battaglione Carri
M 13 distinguendosi per il suo eccezionale valore.
Il 30 giugno
1942 a El Dabà (Egitto) per proteggere la Divisione in ritirata, conscio
del supremo sacrificio, con 11 suoi carri, sotto l’implacabile fuoco
delle artiglierie avversarie, sebbene gravemente ferito al petto,
persiste eroicamente nell’impari lotta che termina col rogo dell’ultimo
M 13.
Zappalà
muore il 2 luglio successivo in un ospedale di Sollum, MOVM –
Copertina del
periodico “I Bersaglieri” n° 3, luglio-settembre 2009
dell’A.N.B. della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
TENENTE MOVM
UGO PASSALACQUA (1914-1941), COMANDANTE DELLA 4° COMPAGNIA CARRI
D’ASSALTO IN SPAGNA E DELLA 1° COMPAGNIA DEL IV BATTAGLIONE CARRI M13/40
DEL 32° REGGIMENTO NELLA II GM
(DIVISIONE “CENTAURO”) –
Sottotenente
nel 1933, Tenente nel 1935 nel 4° Reggimento Carri; in Spagna nel 1938
al comando della 4° Compagnia Carri (MAVM, CGVM), ferito nella battaglia
della Catalogna (1939), rimpatriato, riprende il servizio nel 32°
Reggimento carri ove assume il comando della 1° Compagnia , IV
Battaglione Carri M13/40; nel novembre 1940 parte per l’Albania (II GM)
Sul fronte
greco a Klisura il 26-27 gennaio 1941 avendo perduto il collegamento con
un plotone spintosi ben dentro le linee nemiche si lancia col suo carro
per rendersi conto della situazione, mentre riesce ad avvistare i carri
già colpiti e immobilizzati, il suo M13 ha
la corazza squarciata da una
granata avversaria che gli spezza una gamba, ferisce il pilota e una
altro membro dell’equipaggio.
Resosi preciso
conto della situazione, tenace ed incurante del dolore, fortemente
indebolito dalla perdita del sangue, incitando il pilota a rientrare
nelle linee nonostante l’intenso fuoco nemico, accetta le cure dopo gli
altri uomini dell’equipaggio, conscio della fine da l’addio ai suoi
carristi e non manifesta altro dolore che quello di non poterli guidare
alla vittoria. <”….Fulgido esempio di elevate virtù militari e di
indomito valore”> (MOVM)-